Via libera anche per gli sportivi impatriati
L’emanazione del tanto atteso DPCM completa il quadro normativo
L’agevolazione per i lavoratori impatriati ex art. 16 del D.Lgs 147/2015, così come da modifiche apportate dal Decreto Crescita 2019, ha previsto, agli art. 5-quater e 5-quinquies, l’applicabilità di tale regime anche per gli sportivi professionisti ex Legge 91/1981, a fronte del versamento dello 0,5% dello stipendio volto al potenziamento dei settori giovanili.
L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 33 del 28 dicembre 2020, tra le altre precisazioni, ha dichiarato tali commi inapplicabili per mancata emanazione del DPCM recante le disposizioni attuative in merito al versamento del contributo predetto.
Tale precisazione ha generato disordine sia tra le società sportive che già avevano applicato tale previsione normativa per alcuni dei propri tesserati, sia tra gli esperti del settore che si sono interrogati sulle possibili soluzioni alternative.
Con il nuovo anno è arrivato anche il tanto atteso DPCM, allegato, che completa il quadro normativo.
Il Decreto, composto da 5 articoli, prevede, innanzitutto, che il soggetto tenuto al versamento integrativo sia il lavoratore stesso e non la società. Tale versamento dovrà essere effettuato entro il termine del versamento del saldo dell’imposta IRPEF tramite F24, senza possibilità di avvalersi della compensazione.
Contestualmente, gli stessi soggetti, dovranno compilare un comunicato del Dipartimento dello Sport, disponibile sul sito www.sport.governo.it, in cui rilasciare le seguenti informazioni: adesione al regime agevolato, la somma versata, dati del soggetto optante, dati del datore di lavoro e della federazione sportiva di riferimento.Infine, l’ultimo articolo fornisce le disposizioni necessarie per il versamento relativo al periodo di imposta 2019, disponendo quale termine di decadenza il 15 marzo 2021.
Edoardo Mazzucotelli
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