ASPETTI PRATICI DELLA NOTIFICA E DEPOSITO DEI RICORSI TRIBUTARI
Ogni volta che si tratta di notificare / depositare un ricorso tributario, emergono alcune questioni di carattere operativo in relazione ad aspetti che, oltretutto, sono soggetti a continua riforma da parte del legislatore. Tra i vari si segnalano i seguenti:
- Procura alle liti – sottoscrizione digitale o autografa del contribuente? la riforma del contenzioso tributario introdotta dal D. Lgs. 220/2023 ha da ultimo modificato l’art. 12, c. 7, D. Lgs. 546/1992, stabilendo che, in caso di sottoscrizione autografa, la procura è certificata dallo stesso incaricato. Il difensore, quando la procura è conferita su supporto cartaceo, ne deposita telematicamente la copia per immagine su supporto informatico, attestandone la conformità ai sensi CAD, con l'inserimento della relativa dichiarazione. In caso di sottoscrizione autografa è necessario allegare i relativi documenti d’identità. Al contrario, la sottoscrizione digitale consente l’eliminazione di ulteriori adempimenti di identificazione / certificazione.
- Gli allegati devono essere firmati digitalmente? Con un decreto di Aprile 2023, sono state riformate le specifiche tecniche del PTT e viene chiarito che la sottoscrizione digitale anche degli allegati non è obbligatoria. Resta la necessità di utilizzare i formati PDF A/ B per i documenti non nativi digitali.
- Come si calcola il valore della lite? Ai sensi dell’art. 12, c. 2, D. Lgs. 546/1992, per valore della lite si intende l'importo del tributo al netto degli interessi e delle eventuali sanzioni irrogate con l'atto impugnato; in caso di controversie relative esclusivamente alle irrogazioni di sanzioni, il valore è costituito dalla somma di queste.
- Quando cessa di applicarsi il reclamo / mediazione per ricorsi di importo inferiore ai 50.000 Euro? Come chiarito dal MEF con comunicato stampa del 22/01/2024, l’abrogazione del reclamo /mediazione operata dal D. Lgs. 220/2023 opera dai ricorsi notificati a partire dal 04/01/2024. Non bisogna lasciarsi quindi trarre in inganno dagli avvisi di accertamento notificati in data anteriore a tale data, che riportano ancora l’indicazione relativa al reclamo / mediazione.
Fulvio Balestra
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