03/02/2021
Impatriati e distacco all’estero: percorso ad ostacoli.
Con la risposta ad istanza di interpello n. 42/2021, l’Agenzia delle Entrate conferma l’orientamento estremamente rigido già espresso nella circolare 33/2020, in tema di applicazione del beneficio per lavoratori impatriati ai soggetti che rientrano in Italia dopo un periodo di distacco all’estero.
In particolare l’Ufficio richiede, in caso di rientro presso il medesimo datore di lavoro. una discontinuità tanto nel ruolo aziendale quanto nel rapporto contrattuale che, operativamente, appare impraticabile. L’Agenzia pretende infatti che il lavoratore debba sottoscrivere un nuovo contratto con il medesimo datore di lavoro senza conservare alcun elemento dal precedente contratto (e quindi ferie, anzianità, TFR ecc.). Paradossalmente, questa interpretazione così restrittiva può rappresentare, per molti lavoratori distaccati che desiderano rientrare in Italia, un invito a portare le proprie capacità maturate all’estero presso un altro datore di lavoro, potenzialmente in concorrenza con il precedente!
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