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Il lavoro quotidiano e costante di aggiornamento, da parte dei membri dello Studio, è ciò che ci permette di garantire una consulenza attuale e prospettica al Cliente.

Aggiornamenti specifici che non vogliono essere esaustivi della materia affrontata, ma che vogliono fornire all’interlocutore un quadro chiaro dell’argomento in oggetto.

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Con più di 20 anni d’esperienza maturata sul campo, lo Studio Mazzucotelli si pone l’obiettivo primario di accompagnare il Cliente nell’identificazione delle proprie reali esigenze e con lui sviluppare la soluzione più soddisfacente.

E’ con questa attenzione costante al Cliente e alle sue esigenze che lo Studio fornisce consulenza specifica nei seguenti campi:

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Lo Studio Mazzucotelli è composto da professionisti altamente qualificati, che sposano appieno la filosofia di dedizione e concentrazione alle reali esigenze del Cliente.

Questi sono supportati da uno Staff di giovani ragazzi i quali, da subito coinvolti nel rapporto con il Cliente, completano la formazione professionale.

Infine, un gruppo di Collaboratori fornisce completa assistenza fornendo puntuali assistenze nelle pratiche quotidiane.

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Fulvio Balestra
09/07/2024


Con il Position Paper n. 5, “Proposte per una fiscalità dell’arte più competitiva” Assonime fa il punto sul regime attuale di tassazione a cui sono soggetti (o rischiano di essere soggetti) i collezionisti d’arte o altri oggetti (ad esempio le autovetture).

Si tratta di una tematica di assoluto rilievo in quanto i contribuenti italiani, collezionisti di opere d’arte e altri oggetti (es. autovetture), risultano esposti alla contestazione da parte dell’Agenzia delle Entrate dell’attività di “speculatore occasionale” ed alla conseguente tassazione dei redditi diversi per attività commerciale non svolta abitualmente derivante dalla cessione dei beni collezionati.

L’indeterminatezza della figura dello “speculatore occasionale” impone ai contribuenti, in attesa della riforma normativa, di conservare adeguatamente, in una sorta di file difensivo, tutti gli elementi e documenti idonei a dimostrare, senza dubbio alcuno, l’assenza di intento speculativo.

La prova contraria può spesso risultare diabolica in quanto un individuo che opera nella semplice veste di collezionista, proprio per lo spirito con il quale coltiva la propria passione, potrebbe non avere l’abitudine di conservare tutta la documentazione afferente gli acquisti e le vendite effettuate.

La legge delega per la riforma fiscale – Legge 9 agosto 2023, n. 111, in Gazzetta Ufficiale lo scorso 14 agosto – nella parte relativa alla revisione dell’IRPEF, ha previsto importanti novità in materia di tassazione delle plusvalenze realizzate a seguito della vendita di opere d’arte (e oggetti da collezione in genere).

Nella relazione illustrativa al disegno di legge del marzo 2023, è riportato che “si prevede in materia di redditi diversi, l’introduzione della disciplina sulle plusvalenze conseguite dai collezionisti per la cessione, al di fuori dell’esercizio dell’attività d’impresa, di oggetti d’arte, di antiquariato o da collezione nonché, più in generale, di opere dell’ingegno di carattere creativo appartenenti alle arti figurative, escludendo da tassazione i casi in cui è assente l’intento speculativo perché, ad esempio, le plusvalenze realizzate sono relative a beni acquisiti a seguito di successione e donazione, è stata effettuata una permuta con altri oggetti o opere o il corrispettivo conseguito sia reinvestito entro un congruo lasso temporale in altri beni rientranti nella disciplina in esame.



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