Il Decreto Legislativo 209/2023 cambia i criteri della residenza per le persone fisiche
Riformato l'articolo 2 del TUIR
Con l'approvazione del Decreto Legislativo 209/2023, il legislatore ha riformato, tra gli altri, anche l'articolo 2, comma 2, del testo unico delle imposte sui redditi recante i criteri di qualificazione della residenza fiscale delle persone fisiche in Italia. Se prima la residenza era determinata in corrispondenza di anche solo una delle seguenti fattispecie: iscrizione all'anagrafe della popolazione residente per la maggior parte del periodo d'imposta (183 giorni/anno), la presenza nel territorio dello Stato del domicilio o della residenza ai sensi del Codice civile, ora i nuovi criteri sono i seguenti:
1. Residenza: le persone che per la maggior parte del periodo d'imposta, considerando anche le frazioni di giorno, hanno la residenza ai sensi del codice civile nel territorio dello Stato ovvero sono ivi presenti;
2. Domicilio: le persone che per la maggior parte del periodo d'imposta, considerando anche le frazioni di giorno, hanno il domicilio nel territorio dello Stato ovvero sono ivi presenti. Ai fini dell'applicazione della presente disposizione, per domicilio si intende il luogo in cui si sviluppano, in via principale, le relazioni personali e familiari della persona.
3. Anagrafe popolazione residente: Salvo prova contraria, si presumono altresì residenti le persone iscritte per la maggior parte del periodo di imposta nelle anagrafi della popolazione residente.
Edoardo Mazzucotelli
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