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Il lavoro quotidiano e costante di aggiornamento, da parte dei membri dello Studio, è ciò che ci permette di garantire una consulenza attuale e prospettica al Cliente.

Aggiornamenti specifici che non vogliono essere esaustivi della materia affrontata, ma che vogliono fornire all’interlocutore un quadro chiaro dell’argomento in oggetto.

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Con più di 20 anni d’esperienza maturata sul campo, lo Studio Mazzucotelli si pone l’obiettivo primario di accompagnare il Cliente nell’identificazione delle proprie reali esigenze e con lui sviluppare la soluzione più soddisfacente.

E’ con questa attenzione costante al Cliente e alle sue esigenze che lo Studio fornisce consulenza specifica nei seguenti campi:

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Lo Studio Mazzucotelli è composto da professionisti altamente qualificati, che sposano appieno la filosofia di dedizione e concentrazione alle reali esigenze del Cliente.

Questi sono supportati da uno Staff di giovani ragazzi i quali, da subito coinvolti nel rapporto con il Cliente, completano la formazione professionale.

Infine, un gruppo di Collaboratori fornisce completa assistenza fornendo puntuali assistenze nelle pratiche quotidiane.

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02/01/2025

L’intelligenza artificiale nel lavoro del commercialista: prospettive e limiti dall’esperienza diretta


L’intelligenza artificiale non è una novità per i professionisti: da anni utilizziamo strumenti che integrano algoritmi di machine learning e automazione per supportare il nostro lavoro quotidiano. La vera innovazione degli ultimi anni è rappresentata dall’intelligenza artificiale generativa, come i modelli in stile ChatGPT, che si distinguono per la capacità di elaborare e creare contenuti testuali articolati. Questa evoluzione apre nuove prospettive e offre strumenti inediti per affrontare le sfide del nostro settore.

Vorrei condividere alcune riflessioni, basate sulla mia personale esperienza.

La ricerca dello strumento di AI più funzionale

Ad oggi, ho testato strumenti di intelligenza artificiale generativa disponibili al pubblico per attività che spaziano dall’assistenza nella stesura di comunicazioni, lettere e pareri (naturalmente senza mai inserire dati sensibili) all’analisi di documenti complessi, come prassi dell’Agenzia delle Entrate e sentenze di giurisprudenza.

In contesti più leggeri, come la creatività necessaria per progettare campagne di auguri natalizi o pasquali per lo Studio, l’AI si è rivelata sorprendentemente utile e ha rappresentato un grande aiuto nella generazione di idee. Anche queste, ovviamente, vanno sempre filtrate e adattate con il nostro tocco personale.

Dal punto di vista tecnico, uno degli utilizzi più promettenti è il supporto nella decifrazione di normative complesse. Tuttavia, la mia esperienza ha messo in luce un limite ad oggi ancora importante: la difficoltà dell’AI nel gestire quesiti tecnici complessi, spesso dovuta alla compresenza di normative con diverse decorrenze di applicazione. Alcuni esempi emblematici sono:

  • La riforma del sistema delle sanzioni tributarie, che prevede attualmente 3 decorrenze differenziate (ante 1/9/24, post 1/9/24 e post 1/1/26);
  • Il Codice della Crisi e dell’Insolvenza: testo normativo di 391 articoli in continua evoluzione;
  • La complessiva riforma del sistema fiscale avviata sui principi della Legge 111/2023 (oltre 3mila pagine di testi normativi rinnovati).
  • Più in generale, la proliferazione normativa: sul sito del DEF Finanze del MEF sono presenti oltre 400.000 documenti. Questo volume rende evidente come anche un sistema avanzato di intelligenza artificiale possa incontrare difficoltà nel fornire risposte puntuali senza un’attenta selezione e contestualizzazione delle fonti.

In un contesto così frastagliato, ci capisce poco anche l’AI!

Tale complessità rende indispensabile il passaggio all’utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale PERSONALIZZATI (non CHAT GPT per intenderci), che siano fondati sullo SPECIFICO colto di informazioni ed esperienze elaborate nell’ambito della personale pratica professionale e di aggiornamento.

Un aiuto concreto per il professionista - Dove l’AI generativa fa la differenza

L’intelligenza artificiale così concepita può rappresentare uno strumento straordinario per alleggerire anzitutto le attività routinarie quali:

  • la contabilità e i dichiarativi;
  •  la stesura di verbali di riunioni e di documenti societari;
  • l’assistenza nell’analisi di importante mole di documenti (si pensi ai fascicoli di CTU, perizie in genere e contenziosi).

Il tutto tramite l’integrazione della nuova tecnologia con l’archivio di Studio, da mantenere costantemente aggiornato in termini sia di anagrafiche dei clienti, sia di standard documentali dai quali prendere spunto.

Tale passaggio fondamentale può consentire al professionista di liberare spazio per concentrarsi su ciò che conta davvero: la consulenza vera e propria e di alto profilo.

Questa automazione consente di dedicare più tempo e risorse all’analisi strategica e all’impostazione delle operazioni che i clienti intendono realizzare, elevando la qualità del servizio offerto.

L’intelligenza artificiale può essere d’aiuto al professionista, oltre che nell’esecuzione delle attività routinarie, anche nel fornire risposte tecniche.

Dalle prime prove empiriche, è altrettanto chiaro che il ruolo del professionista rimane centrale, sia per guidare lo strumento con competenza sia per verificarne i risultati.

I primi test condotti con strumenti di intelligenza artificiale personalizzata suggeriscono:

  • che l’intelligenza artificiale fornisce risposte accurate solo in un contesto ben delimitato. La “macchina” fornisce risposte tanto più accurate quanto sono calibrate e precise le fonti dalle quali può attingere: è consigliabile dare preferenza ad un ordinato archivio interno su un singolo istituto (ad es. la scissione societaria) piuttosto che a tutto lo scibile disponibile. In questo modo la macchina elabora solo le informazioni di maggiore qualità, già accuratamente selezionate dal professionista e che lo stesso consulterebbe in assenza dell’intelligenza artificiale.
  • la gerarchia delle fonti: per poter fornire riscontri professionalmente spendibili, la “macchina” deve essere istruita anche in merito alla ponderazione dell’importanza delle informazioni, nel seguente ordine: normativa, giurisprudenza, prassi, dottrina.
  • La qualità delle risposte dipende dalla qualità delle fonti. È indispensabile che il professionista sia consapevole delle informazioni che “dà in pasto” all’AI, poiché queste determinano l’accuratezza delle soluzioni proposte.
  • La centralità dell’archiviazione. Tale attività diviene imprescindibile nell’ambito della strutturazione di un patrimonio “fruibile” dall’intelligenza artificiale e rappresenterà un’attività di back office fondante e predominante nell’economia dello studio professionale.
  • L’importanza dell’approfondimento e dell’aggiornamento professionale. Non si può perdere l’abitudine allo studio approfondito. Al contrario, l’AI impone di alzare il livello tecnico per valutare criticamente le risposte ottenute e per formulare quesiti corretti e specifici.
  • La competenza nel porre domande. Anche domande apparentemente semplici possono generare risposte errate se non vengono poste con precisione e chiarezza.

In conclusione, l’intelligenza artificiale generativa rappresenta una risorsa straordinaria, ma per sfruttarne appieno il potenziale è indispensabile un approccio consapevole, un costante affinamento delle proprie competenze e soprattutto la ricerca di strumenti specifici e personalizzati che possano garantire un’assistenza di alto profilo nell’operatività quotidiana.




Fulvio Balestra

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