Istanze interpello: chiarimenti A.E.
Agenzia delle Entrate, Provvedimento n. 27/2016 del 04/01/2016
L’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento n. 27 del 04/01/2016, ha fornito una serie di chiarimenti per specificare le modalità – in vigore dal 1° gennaio 2016 – di presentazione delle istanze di interpello già previste nell’art. 8 del DLgs. 156/2015. Infatti, nell’ambito della più ampia revisione della disciplina degli interpelli, il legislatore aveva demandato ad appositi provvedimenti “direttoriali” la definizione delle regole procedurali valevoli per la presentazione delle cinque sistematizzate tipologie di interpello (ordinario, qualificatorio, probatorio, antiabuso e disapplicativo); tra le varie novità si segnala che: dal 1° gennaio 2016 le istanze di interpello possono essere trasmesse all'amministrazione con 4 diverse modalità: 1. a mano; 2. inviando una raccomandata con avviso di ricevimento; 3. con la posta elettronica certificata; 4. utilizzando una procedura telematica ad hoc. gli interpelli in materia di “controlled foreign companies” (CFC) d’ora in poi dovranno essere inviati direttamente alla Direzione regionale competente, salvo il caso in cui l’istante non sia un grande contribuente. Il criterio di competenza, incluso nell’art. 2 del citato provvedimento, vale per tutte le tipologie di interpello fatta eccezione per le neo-introdotte istanze antiabuso, per le quali in via transitoria per il primo biennio (vale a dire fino al 31 dicembre 2017) dovranno essere inoltrate direttamente alla Direzione centrale normativa indipendentemente dai requisiti dimensionali o dalla residenza del contribuente. FONTI: Agenzia Entrate, Provvedimento n. 27/2016 del 04/01/2016. EUTEKNE, ItaliaOggi, Il Sole 24 Ore del 05/01/2016.20160104_Provvedimento A.E. n. 27
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