Versamento contributi e appalti: quando la pratica non collima con la legge
Il riscadenziamento dei versamenti
Secondo le bozze del Dl "Rilancio" in corso di approvazione definitiva che, pian piano, trapelano dai quotidiani specializzati, il governo disporrà, per alcune categorie di contribuenti, la possibilità di un secondo riscadenziamento del versamento di imposte e contributi. Se da un lato, almeno in linea teorica, l’intervento può risultare utile per sopperire alla carenza di liquidità indotta dall’emergenza Covid, dall’altro lato risulta talvolta di difficile applicazione a causa della peculiarità di alcuni settori merceologici. È il caso dei contratti d’appalto. In base alla circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 8/2020, per le categorie di contribuenti per i quali risultano sospesi gli obblighi di versamento, devono intendersi altresì sospesi i controlli previsti a carico del committente in materia di ritenute e compensazioni in appalti e subappalti dall’articolo 17-bis del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, introdotto dall’articolo 4 del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124. Ciò in quanto i predetti controlli da parte del committente sono strettamente connessi ai versamenti delle ritenute da parte dell’appaltatore, sospesi in virtù di quanto sopra rappresentato.
Nella pratica operativa si riscontra che, pur in presenza di un’espressa sospensione normativa tanto del versamento delle imposte e dei contributi, quanto degli obblighi di verifica a carico del committente, quest’ultimo non provveda al pagamento delle commesse se non dietro prova da parte dell’appaltatore dell’avvenuto versamento di contributi e imposte. Ciò in ragione della responsabilità solidale tra committente e appaltatore per i versamenti di cui sopra. Le imprese appaltatrici si trovano così di fatto costrette a valutare la necessità di versare imposte e contributi per non rischiare di subire i danni causati dal mancato incasso delle prestazioni da parte dei committenti. Questo meccanismo che spinge le imprese appaltatrici al versamento di imposte e contributi non consente di beneficiare della proroga alla validità dei DURC in scadenza fino al 31 luglio 2020, disposta dall'art. 103 del DL Cura Italia.
Articolo 4 del DL 26 ottobre 2019, n. 124
Circolare n. 8/2020 Agenzia delle Entrate
Marzia Pezzoli
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